PAN DOLCE ALLE SPEZIE DI ROBERTO SALUZZI

PAN DOLCE ALLE SPEZIE DI ROBERTO SALUZZI

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Medio
90 min
40 min
Ricco, ricchissimo di… tutto. Proprio così, il bello e buono di questo tipo di delizia sta nella libertà di aggiungere quello che si vuole o quello che si ha in casa. E’ un dolce prettamente natalizio e di antica origine genovese che prevede canditi, pinoli, uvetta, semi di finocchio, acqua di bergamotto, oltre le basi comuni come farina, burro, zucchero, latte e lievito. Ma questo, come il panettone, la pastiera e pochi altri, mi piace gustarli tutto l’anno non avendo pregiudizi sulla congelazione fatta a dovere, quindi me ne preparo in gran quantità e li conservo per mesi. Basta poi scongelare e vi assicuro che tanti miei amici scettici su questo metodo si sono ricreduti sulla qualità e spesso, durante l’anno, mi chiedono questo o altre preparazioni per loro ospiti improvvisi o regali da fare, sapendo di trovare nel mio congelatore sempre qualcosa di buono. Mi sono basato su una ricetta classica e diffusa; l’ho personalizzata con molta frutta mista ma soprattutto con tre tipi di favolose spezie che amo immensamente. Ne vien fuori un… pane estremamente ricco e profumato, molto nutriente, da assaporare in piccole dosi durante tutta la giornata, anche se con il tè è l’ideale. Mentre durante le feste natalizie è tradizione gustarlo a fine pasto, ma con moderazione. Alcuni pensieri sugli ingredienti: devono essere ottimi, di massima qualità; per quelli disidratati vale lo stesso discorso, è meglio assaggiarli all’atto dell’acquisto per assicurarsi la bontà. Un’attenzione particolare dovrà andare alle basi come farina che servirà fresca, di grande qualità e molto forte per sostenere il peso massiccio della frutta e al lievito: lievito madre, ovvio! Se si usa quello di birra saprà di prodotto da bar e dura un paio di giorni per poi diventare duro, con il lievito madre invece si trasforma in una delizia di pasticceria e può durare, a temperatura ambiente, anche un mese ben avvolto nel cellophane.

Ingredienti:

Fase I
650 gr. di farina “Panettone” del Molino Quaglia
250 gr. di zucchero di canna
600 gr. di lievito madre
280 gr. di latte
300 gr. di burro
8 gr. di sale
Fase II
500 gr. di uvetta
250 gr. di arancia candita
120 gr. di cedro candito
350 gr. di frutta mista disidratata
100 gr. di nocciole tostate
80 gr. di noci spezzettate
150 gr. di pinoli
120 gr. di gocce di cioccolato
buccia di un limone
2 prese di cannella
2 prese di pepe di Giamaica
1 presa di noce moscata

Prodotti necessari:

Fasi di preparazione:

1
Wow, quanta roba! E che quantitativi! Ma non preoccupatevi, a parte la base di pasta che è ben calibrata per sostenere la frutta, questa può essere modificata a piacere sia sui gusti che sulle quantità. Per i panetti di queste foto ho usato albicocche, ciliegie, fragole, mele, fichi e mirtilli nelle dosi indicate, con un risultato strepitoso, ma voi fate come vi pare.
2
Allora iniziamo.
Sarebbe meglio mettere a bagno l’uvetta dalla sera prima così: metterla in una ciotola e coprirla con acqua bollente; attendere 15 mn., scolarla e lasciarla nel colino fino al giorno dopo in modo che sarà ben umida all’interno ma asciutta all’esterno, quindi non modificherà la struttura dell’impasto.
Consiglio di tagliare la frutta a pezzettini prima di iniziare a lavorare l’impasto, perché è sempre meglio dedicarsi attentamente ad una cosa soltanto quando questa è delicata.
3
Questi sono gli ingredienti della Fase I:

Mettere nella planetaria la farina, lo zucchero e il lievito e cominciare a lavorare adagio;
aggiungere il latte poco alla volta per far sviluppare il glutine (di questo procedimento ne parlo diffusamente nella ricetta dei babà).
Quando sarà diventato elastico e compatto aggiungere il sale poco alla volta, le spezie
e poi il burro morbido e a pezzetti. Da un impasto iniziale sodo alla fine sarà molto molle.
4
Questa è la Fase II:

In una grossa ciotola unire a mano quest’impasto a tutta la frutta della ricetta. Questo passaggio si potrebbe fare nella planetaria, ma si corre il rischio di rompere qualche fruttino delicato, riducendolo in purea. Non ci vuole molto a farlo a mano, basta un po’ d’attenzione nel distribuire il tutto omogeneamente.
5
Far riposare per un’oretta, coperto.
Pesare i panetti secondo i gusti o le esigenze, considerando che in cottura perdono un po’ di peso; per esempio: se volete un panetto da 500 gr. quasi esatti, dovete prepararne uno da 535-540 gr. Con queste dosi ho ottenuto 7 panetti da 500 gr. l’uno, preferendo queste piccole dimensioni che trovo pratiche per la conservazione e simpatiche come piccole idee regalo.
Rimpastare brevemente ciascun panetto ed eseguire la “pirlatura”, ossia si deve far ruotare sul banco di lavoro e fra le mani, con movimento dall’alto verso il basso, in modo che si compatti bene e diventi una pallina.

Metterli nelle teglie e far lievitare per 3-5 ore dipendendo questo dalla forza del lievito. A causa dell’enorme quantità di ingredienti non lieviterà mai come una brioche, quindi bisogna regolarsi con la propria esperienza con il lievito e la temperatura dell’ambiente.


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6
Accendere il forno a 180°. Spennellare i panetti con latte o panna ed infornare per 30-40 mn., fino a colorazione desiderata.