Schiacciata fiorentina
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Basso
30 min
40 min
Famosissima nel fiorentino e in quasi tutta la Toscana (la chiamano anche “schiaccia”), è praticamente sconosciuta altrove anzi, quando l'ho proposta tanti si chiedevano se fosse salata, vista la focaccia, e si meravigliavano dell'abbinamento con zucchero e uva.
Eppure è straordinaria.
È come fare una qualunque pizza, ma è sfiziosa da assaporare in qualunque momento della giornata; certo confinata ad una stagione precisa, in cui l'uva dia il meglio di sé, in fondo è una preparazione assai semplice, povera e addirittura di recupero.
Ma la croccantezza della pasta che contrasta con la succosità e dolcezza dell'uva, lasceranno stupiti anche i più scettici.
Va da sé che i soli due elementi che la compongono, farina e uva, dovranno essere della migliore qualità: farina Petra 0201 Evolutiva del Molino Quaglia, biologica di grano tenero di tipo 1, e l'uva da tavola dolcissima e possibilmente senza semi, in modo da rendere la masticazione agevole anche per i bambini.
Fasi di preparazione:
1
Sciogliete il lievito nell'acqua con il miele, versatela un po' alla volta nella farina lavorando sempre bene e verso la fine aggiungete anche il sale. Fate una palla e lasciatela lievitare fino al raddoppio.
2
Oliate una teglia da 34x27, dividete l'impasto in due, stendetene una metà e ricoprite il fondo della teglia.
3
Spennellate di olio la pasta e distribuite degli acini a piacere, poi una spolverata di zucchero per tutta la superficie.
4
Stendete la seconda metà della pasta e adagiatela sopra uniformemente, ripetete con l'olio, l'uva e lo zucchero.
5
Fate riposare una mezz'ora, accendete il forno a 180 °C e cuocete per 40-50 minuti, controllando il colore che dovrà essere dorato.